La normativa introdotta nel 2013 prevede il controllo dell’efficienza energetica anche per gli impianti di condizionamento e per le pompe di calore.
Per le caldaie deve essere compilato l’allegato 2 e deve essere effettuata una prova dei fumi; per questo tipo di macchine deve essere invece compilato l’allegato 3 cioè il rapporto di controllo di efficienza energetica di tipo 2 e devono essere misurati i principali parametri di funzionamento dell’impianto.
In questo white paper sono descritti in dettaglio tutti i parametri richiesti nell’allegato III, come devono essere misurati, in quali punti della macchina e quali sono i valori attesi.

Misura delle temperature del refrigerante

Temperatura di evaporazione – (Te)

La temperatura di evaporazione deve essere misurata tramite il manometro di bassa pressione.
Questo è possibile su tutte le apparecchiature durante il funzionamento estivo. Quando invece deve essere misurata durante il funzionamento invernale e non è presente una presa di pressione immediatamente a monte o a valle della batteria esterna, la temperatura di evaporazione dovrà essere valutata con un termometro a contatto sulle spire della prima parte della batteria esterna.
Per individuare queste spire occorre misurare la temperatura su tutte le spire. Le prime spire sono quelle che hanno la temperatura più bassa, tale temperatura si mantiene costante sulla maggioranza delle spire della batteria; questa è la temperatura di evaporazione. Sulle spire finali la temperatura cresce di alcuni gradi. L’ultima spira è quella a temperatura maggiore.

Funzionamento estivo

La temperatura di evaporazione può essere dedotta inserendo un manometro sulla presa di pressione. La temperatura può essere letta sulla scala delle temperature del refrigerante che circola all’interno della macchina, nella maggioranza dei casi R410A.

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Funzionamento invernale

Qualora l’apparecchiatura non sia provvista di presa di pressione all’ingresso o all’uscita della batteria esterna è necessario determinare la temperatura di evaporazione con un termometro a contatto sulle spire della prima parte della batteria esterna.

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Surriscaldamento – (Tsurr – Te)

Il surriscaldamento è la differenza tra la temperatura di surriscaldamento, misurata con un termometro a contatto sulla tubazione di aspirazione del compressore, e la temperatura evaporazione misurata come descritto nei precedenti paragrafi. Su alcune macchine a ciclo invertibile potrebbe essere comodo valutare la temperatura di surriscaldamento sulla tubazione di uscita dalla valvola a quattro vie come indicato in figura.
A piena potenza il surriscaldamento dovrebbe essere compreso nell’intervallo 5 – 7 °C.

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Funzionamento estivo

In funzionamento estivo la temperatura di surriscaldamento può essere misurata direttamente sulla tubazione di uscita dall’unità interna.

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Funzionamento invernale

La temperatura di surriscaldamento può essere misurata con un termometro a contatto sulla tubazione di aspirazione del compressore.

Temperatura di condensazione – (Tc)

Similmente alla temperatura di evaporazione, la temperatura di condensazione deve essere misurata tramite il manometro di alta pressione.
Questo è possibile su tutte le apparecchiature durante il funzionamento invernale. Quando invece deve essere misurata durante il funzionamento estivo e non è presente una presa di pressione immediatamente a monte o a valle della batteria esterna, la temperatura di condensazione dovrà essere valutata con un termometro a contatto sulle spire centrali della batteria esterna.
Per individuare le spire centrali della batteria esterna occorre misurare la temperatura su tutte le spire. Le prime spire sono quelle che hanno la temperatura più alta. Le spire centrali sono quelle che hanno temperatura intermedia, tale temperatura si mantiene costante sulla maggioranza delle spire del condensatore; questa è la temperatura di condensazione. Sulle spire finali la temperatura decresce di alcuni gradi. L’ultima spira è quella a temperatura minore.

Funzionamento estivo

Qualora l’apparecchiatura non sia provvista di presa di pressione all’ingresso o all’uscita della batteria esterna è necessario determinare la temperatura di condensazione con un termometro a contatto sulle spire centrali della batteria esterna.

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Funzionamento invernale

La temperatura di condensazione può essere dedotta inserendo un manometro sulla presa di pressione. La temperatura può essere letta sulla scala delle temperature del refrigerante che circola all’interno della macchina, nella maggioranza dei casi R410A.

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Sottoraffreddamento (Tc – Tsott)

Il sottoraffreddamento è la differenza tra la temperatura di condensazione e la temperatura di sottoraffreddamento. La temperatura di sottoraffreddamento è la temperatura del refrigerante in uscita dal condensatore. Tale temperatura può essere misurata immediatamente a monte della valvola termostatica o del capillare.
A piena potenza il sottoraffreddamento dovrebbe essere compreso nell’intervallo 5 – 7 °C.

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Funzionamento estivo

La temperatura di sottoraffreddamento può essere misurata con un termometro a contatto sulla tubazione di uscita dalla batteria dell’unità esterna oppure, ancora meglio, immediatamente a monte della valvola termostatica o del capillare.
Nel caso in cui tale misura risultasse difficoltosa, si può prendere come temperatura di sottoraffreddamento la più bassa misurata sulle spire della batteria esterna. In questo modo il sottoraffreddamento misurato sarà leggermente inferiore a quello effettivo.

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Funzionamento invernale

La temperatura del refrigerante in uscita dall’unità interna può essere misurata con un termometro a contatto sulla tubazione del liquido come indicato in figura.

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Misura delle temperature dell’aria entrante e uscente dagli scambiatori di calore

Poiché alcune delle temperature che seguono devono essere misurate a bulbo umido si consiglia di acquistare un termoigrometro digitale che permetta di visualizzare la temperatura a bulbo umido

Temperatura di ingresso lato esterno

In qualsiasi modalità di funzionamento è la temperatura dell’aria ambiente.

Funzionamento estivo

La temperatura può essere misurata con un qualsiasi termometro per aeriformi.

Funzionamento invernale

La temperatura da inserire nel rapporto è quella a bulbo umido e può essere misurata con un termoigrometro.

Temperatura di uscita lato esterno

In qualsiasi modalità di funzionamento è la temperatura dell’aria in uscita dall’unità esterna.

Funzionamento estivo

La temperatura può essere misurata con un qualsiasi termometro per aeriformi.

Funzionamento invernale

La temperatura da inserire nel rapporto è quella a bulbo umido e può essere misurata con un termoigrometro.

Temperatura di ingresso lato utenze

In qualsiasi modalità di funzionamento è la temperatura dell’aria dell’ambiente climatizzato.

Funzionamento estivo

La temperatura da inserire nel rapporto è quella a bulbo umido e può essere misurata con un termoigrometro.

Funzionamento invernale

La temperatura può essere misurata con un qualsiasi termometro per aeriformi.

Temperatura di uscita lato utenze

In qualsiasi modalità di funzionamento è la temperatura dell’aria in uscita dall’unità interna.

Funzionamento estivo

La temperatura da inserire nel rapporto è quella a bulbo umido e può essere misurata con un termoigrometro.

Funzionamento invernale

La temperatura può essere misurata con un qualsiasi termometro per aeriformi.

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Controllo dell'efficienza energetica degli impianti di condizionamento

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