L’allarme sulle caldaie inefficienti

Rete IRENE e Legambiente, scrivono in una nota pubblicata sui rispettivi siti web, “condividono l’obiettivo di diffondere la cultura della riqualificazione energetica degli edifici: per questo motivo sono scese in campo al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica di interesse comune a tutto il Paese”.

È di questi giorni, secondo le associazioni, la notizia che l’Unione Europea potrebbe sanzionare l’Italia con la cosiddetta “madre di tutte le sanzioni”, stimata potenzialmente sino ad un miliardo di euro, causa la continua violazione da parte del nostro Paese delle norme sulla qualità dell’aria.

“Una delle principali cause della cattiva qualità dell’aria è dovuta all’inquinamento da riscaldamento; quello da traffico rappresenta, infatti, solo una componente rispetto al complesso delle emissioni, dove quello generato da condomini e case ha un peso altrettanto rilevante. La soluzione l’abbiamo a portata di mano: riqualificare energeticamente il patrimonio edilizio esistente residenziale privato darebbe una svolta importante alla qualità dell’aria, all’economia del nostro paese ed alle tasche delle famiglie”, dichiara Manuel Castoldi, Presidente di Rete IRENE.

“Una realtà che continua a preoccupare è quella degli impianti termici più impattanti sul fronte dell’inquinamento atmosferico, come le caldaie a gasolio, ancora presenti in molti condomini e le stufe a combustibili fossili – sottolinea Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia – Nella sola città metropolitana di Milano continuano ad esistere oltre 1 milione di edifici in classi energetiche inefficienti accertati, al di sotto della classe G. Facciamo appello agli amministratori dei condomini perché promuovano e utilizzino il Conto termico, un importante strumento messo a disposizione per la riqualificazione energetica degli immobili, con impianti più efficienti e dalle minori emissioni, nell’ottica di una riduzione dell’impatto sulla qualità dell’aria”.

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