Smog, proposte Legambiente sulle caldaie

Ben 32 città italiane superano nel 2016 la soglia di polveri sottili consentita per legge. Dunque, secondo Legambiente, “sono urgenti e necessari interventi strutturali, di lunga programmazione, i cui tempi di messa in opera superano quelli del mandato elettorale di un sindaco. Serve un piano nazionale che aiuti i primi cittadini a prendere e sostenere le decisioni giuste: misure strutturali e permanenti, anche radicali e a volte impopolari, per la cui realizzazione occorrono, per altro, investimenti largamente al di sopra della portata dei Comuni, stretti dal patto di stabilità. Troppo spesso i sindaci sono lasciati soli di fronte all’emergenza e improvvisano cure inadeguate e scarsamente efficaci”.

Tra le 10 proposte formulate dall’associazione ambientalista uno riguarda la possibilità di “Riscaldarsi senza inquinare”, vietando l’uso di combustibili fossili, con esclusione del metano, nel riscaldamento degli edifici e incentivando, a partire dalle aree urbane, l’utilizzo delle moderne tecnologie che migliorano l’efficienza e riducono le emissioni.

Inoltre, facendo rispettare l’obbligo di applicazione della contabilizzazione di calore nei condomini per ridurre i consumi da subito. Occorre, inoltre “attenzionare coloro i quali non l’anno fatto (compresa l’edilizia pubblica) e attuare in modo sistematico i controlli sulle caldaie (come previsto dalla legge) e sulle emissioni prevedendo un sistema sanzionatorio efficace”.

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